Matasse

Matasse

Dal 2015 la tintura delle matasse è entrata a pieno regime con l’ampliamento del reparto dedicato a questo tipo di lavorazione.
Utilizziamo esclusivamente le vasche a braccia, costruite totalmente in acciaio.
Le vasche hanno carichi variabili da 0,5 a 110 kg per colore, con una capacità giornaliera di 600 kg totali.
La lavorazione è totalmente programmata e prevede tutte le fasi dal lavaggio della matassa con acqua e sapone per togliere qualsiasi tipo di impurità, all’ultimo passaggio che consiste nell’asciugatura ad aria calda.
Nelle vasche a braccia vengono tinte le fibre nobili più pregiate come cashmere, vicuña , mohair, seta, cotone e miste di fibre nobili come cashmere/seta, lana/alpaca, lana/mohair, lana/cashmere, casmhere/cotone.

La fase di tintura prevede due momenti distinti: quella di pesatura e preparazione dei coloranti e degli ausiliari per la preparazione della ricetta e quella di tintura vera e propria.
La prima fase, solitamente affidata ad un singolo addetto, consiste nella suddivisione dei singoli componenti della ricetta di tintura nelle proporzioni corrette al fine di ottenere, su vasta scala, lo stesso risultato ottenuto in fase di studio del colore. Di solito questa operazione avviene all’interno di un locale specifico, chiamato cucina colori, spesso adiacente al deposito coloranti ed al locale di stoccaggio degli ausiliari di tintura.
La seconda fase prevede invece la tintura vera e propria, in cui le rocche o le matasse ed i prodotti chimici componenti la ricetta di tintura vengono caricati all’interno del macchinario.
All’interno della vasca di tintura verrà inviato il bagno di colorante caldo, il quale verrà fissato al materiale mediante i processi chimici propri della tintura. Al termine del ciclo di tintura avverrà la cosiddetta campionatura, consistente nel prelevare, da un piccolo recipiente in comunicazione con la vasca detto “campionatore”, un campione di materiale allo scopo di controllare il risultato della lavorazione.